Ho trovato questo link con consigli e informazioni molto utili sull'uso di materiali vari. Ecco uno stralcio interessante sull'utilizzo dei pastelli:
DECOUPAGE: PASTELLI
I pastelli ad olio hanno il vantaggio di poter essere utilizzati sia su fondi trattati con gesso o colori ad acqua, sia su fondi trattati a smalto o a olio. Possono anche essere usati così come sono, creando trame o sfumature di colore, possono essere in seguito diluiti con della trementina e così otterrete l’effetto di sembrare veri e propri dipinti ad olio, consentendo così a chi non ha dimestichezza con le tele e le tavolozze di ottenere in ogni modo dei risultati di qualità. Il segreto è ottenere delle pennellate gradevoli, e questa tecnica si realizza esercitandosi un poco di più e usando un poco di più di pazienza.
Se avete poco tempo, tenete presente che i fondi creati con i pastelli richiedono un tempo di asciugatura piuttosto lungo (ma non sarà un problema, vero?, mettere a riposo per qualche ora il vostro lavoro perché si asciughi e fare nel frattempo qualche cosa di altro?), anche se hanno il vantaggio di potere essere modificati o ritoccati. Occorre comunque usare dei pennelli morbidi e di buona qualità.
Come si fa:
· Stendete il fondo sfumando fra di loro le varie tonalità dello stesso colore
· Bagnate un pennello morbido nella trementina (ma fate attenzione a non inzupparlo troppo) e passatelo velocemente, senza calcare, sulla superficie. Lasciate asciugare.
· Incollate i ritagli. Quando sono asciutti, coprite tutta la superficie con la colla. Se volete dare un aspetto morbido e luminoso al tutto, finite con cera neutra.
In questo spazio ho pensato di raccogliere suggerimenti, trucchi e consigli (principalmente riguardanti le varie tecniche di decoupage) trovati in rete (ovviamente indicandone anche la fonte): mi piace l'idea di avere a portata di mano informazioni che trovo utilissime per i miei lavori creativi - spero lo saranno altrettanto per voi.
I pastelli nel decoupage e molto altro
Come incollare i tovaglioli con il ferro da stiro
Asket è una decouper polacca che crea degli oggetti davvero raffinati ed eleganti, almeno secondo il mio gusto. Questi i suoi due blog: in polacco e in inglese. Dateci un’occhiata, vale la pena anche solo vedere quello che fa.
Sbirciando nel suo blog ho trovato un passo a passo per un porta fazzoletti davvero carino in cui il motivo decorativo viene applicato con l’ausilio di un ferro da stiro… è una tecnica che non avevo mai visto (o almeno in internet non ho visto nulla di simile in italiano) e con il permesso di Asket ho deciso di tradurre la parte del passo a passo (il traduttore di google in polacco non se la cava troppo bene, purtroppo) in cui ci spiega come fare. Il passo a passo completo, con tanto di immagini, lo trovate qui…
Passo a passo:
1. Ritagliare il tovagliolo adeguandolo alle misure del porta-fazzoletti. Per ritagliare possiamo farci aiutare da righello e matita oppure possiamo misurarlo appoggiando il tovagliolo sul porta-fazzoletti.
2. Separiamo il primo strato del tovagliolo dagli altri due, che getteremo via.
Non preoccupiamoci delle ruvidità del tovagliolo, alla fine spariranno completamente sotto la colla.
3. Una volta completamente asciutto, applichiamo uno strato di colla là dove vogliamo incollare il tovagliolo e facciamolo asciugare. Possiamo aiutarci con un phon.
4. Accendiamo il ferro da stiro scegliendo la temperatura più bassa (di solito 1 “puntino”)
5. Prepariamo un pezzo di carta da forno della grandezza del porta-fazzoletti.
6. Appoggiamo il ritaglio del tovagliolo sulla superficie asciutta del porta-fazzoletti
7. e sul tovagliolo appoggiamo la carta da forno con la parte scivolosa dalla parte del ferro.
8. Passiamo il ferro da stiro sulla superficie del porta-fazzoletti. Meglio se usiamo tutte le nostre forze schiacciando bene il ferro da stiro sulla superficie.
Attenzione! Se la carta si appiccica al porta-fazzoletti e al tovagliolo, non togliamolo subito se la superficie è calda, perché in questo modo rischiamo di strappare il tovagliolo sottostante rovinando così tutto il lavoro. Aspettiamo che la superficie si raffreddi e solo allora la carta si toglierà facilmente.
9. Dopo aver tolto la carta da forno possiamo ripassare di nuovo delicatamente la superficie con il ferro da stiro, soprattutto dove vediamo che non si è incollato del tutto oppure sulla parte ruvida del tovagliolo.
A questo punto potremo procedere ad incollare eventuali immagini per finire il lavoro, come d’abitudine.
I consigli ed i prodotti altenativi di Celina
Ancora da Celina alcuni consigli e informazioni utili:
ll medium brillante e' un medium (prodotto che fa da tramite; si mischia con altri prodotti, in questo caso colori acrilici) prodotto che rende il colore più trasparente. Puoi usarlo per diluire i pigmenti.
Le matite "solubili" sono matite colorate ... comuni, tipo quelle che si usano a scuola; se bagni un immagine colorata con esse puoi avere un effetto acquarello.
La porporina è una polvere metallica ed esiste in diverse tonalità. Per usarla per dorare un oggetto essa va diluita con la gommalacca o con vernice ad olio in gel. Per riempire le crepe nel carquelé usa un pennello spugna o uno straccetto morbido e strofina bene. Se le crepe non sono evidenti e temi di lavare l'oggetto nel futuro fissala con finitura trasparente spray. Nello stencil puoi usarla secondo un'antica tecnica decorativa per creare effetti sbalorditivi (leggi il libro "Come decorare con gli stencil" di Celina di Pisa).
Quale vernice "laccante" è consigliabile nel découpage? La vernice ideale (asciuga in fretta, non ingiallisce, non cambia il colore delle immagini, inquina poco e non odora) è quella acrilica. Tra i diversi tipi scegli quella ad acqua per parquet perche' antigraffio, anti-umidità e più resistente.
Esiste anche il cosidetto flatting (in teoria questa parola indica solo quello a base d'olio, cioe' a solvente;ma, in pratica viene utilizzata per indicare anche quello acrilico, cioe' a base d'acqua). Il vero flatting ad olio ingiallisce e dà un aspetto anticato al lavoro. I pennelli in questo caso si lavano con acqua ragia, trementina o Universal (non inquina). Quando lavori tieni un barattolo alto con acquaragia in cui intingi il pennello tra le tue pause di lavoro (se ti alzi, rispondi al telefono...). Per pulirlo lavalo bene con acquaragia. Se vuoi tenerlo in ottime condizioni tienilo immerso in un barattolo con acquaragia tenendolo sospeso (legalo ad un filo e bloccalo co tappo). L'acquaragia non va buttata per terra o nella fognatura. Io ho un barattolone che riempio di acquaragia sporca. Chiedi al tuo Comune dove va gettata. Se puoi evitare il flatting fallo; usa la vernice trasparente acrilica: oltre ai pregi citati sopra i pennelli possono essere lavati con acqua.
Cosa sostituisce la "cementite"? Il gesso acrilico, il primer (piu' mani) e il gesso in polvere da "modellare" (questo però è più difficile da stendere ed e' fragile).
Cosa sostituisce l'aggrappante (nel caso di superfici impermeabili)? Il primer lo sostituisci con la cementite o il gesso acrilico e viceversa.
Se devi preparare un oggetto in metallo ora sono disponibili degli anti-ruggine bianchi o color crema (in genere sono color grigio o arancione). Quindi oggi con due mani sei a posto e, se vuoi uno sfondo chiaro, puoi lavorarci direttamente sopra (decoupare o stencilare).
A cosa serve il turapori? Il turapori penetra nelle fessure del legno e lo riempie. Quando e' asciutto il legno è molto ruvido e devi carteggiare; otterrai una superficie molto liscia. Se il legno non e' troppo ruvido carteggia direttamente e passa cementite o gesso acrilico e carteggia. Naturalmente, il legno trattato col turapori (e carta abrasiva) e' sempre più levigato.
A cosa serve il bitume di Giudea? Si tratta di una cera scura per invecchiare o riempire le crepe del craquelé. La stendi con uno straccio inumidito di acqua ragia o trementina strofinando bene. Puo' macchiare, quindi stendila bene (nel qual caso aggiungi dell'acquaragia).Esiste anche liquida ed è chiamata anche solo "bitume".
In che cosa consiste esattamente l'effetto "decapato"? Come si ottiene?
L'effetto decapato (dal francese decapé, raschiato). E' un effetto usato su legno per togliere la vernice sottostante. In questo modo il legno sembra usurato. Gratta con una spazzola di ferro. Dipingi con un colore di fondo poi passi la cera strofinandola qua e là (usa una candela). Poi dipingi con un colore diverso e leva la cera che avrà coperto le venature che avrai evidenziato grazie alla spazzola di ferro. La vernice che viene via lascerà intravedere il tuo fondo. Esistono anche prodotti in kit appositi tra cui uno francese della Liberon (nei fai-da-te).
Che tipo di foglia oro dovrei usare? Esistono 2 tipi di foglia metallica 1) la foglia oro o argento vera e propria e quella metallica (varie tonalità) in "formato" sottilissimo e fragilissimo; 2) la foglia a strappo (foil), che e' metallo trasferito su un supporto trasparente (vedrai la trasparenza quando hai applicato il metallo sulla missione). La colla utilizzata per entrambi i tipi è la missione (attesa da 15 minuti a 2 gg -deve divenire trasparente per iniziare). Consiglio vivamente di usare la foglia del primo tipo.
Come evitare i segni di striature lasciate dal pennello quando si vernicia l'oggetto? Se hai questo problema significa che stai saltando un passaggio importante: dopo aver "laccato" il lavoro con una 20 di mani di verncie (qualcuna meno per la finitura in gel), inizia la fase di carteggiatura (vedi sopra). Carteggiando le striature scompaiono e il tuo lavoro risulta uniforme e liscio. Continua poi con un'altra ventina di mani di vernicie alternate a carteggiatura.
Che colla è meglio usare per il découpage sottovetro e perchè a volte appaiono delle macchie lucide sulla figura incollata? La colla ideale per il vetro è quella PVA (vinilica), mista ad un po' d'acqua (ma non troppo). Le chiazze lucide dipendono dalla mancanza di colla. Mettine sempre tanta, spalmala con le dita, come per ungere una padella, in modo da far scoppiare le microbolle; poi quando incolli non schicciare troppo la carta altrimenti toglierai tutta la colla e si formeranno le macchie lucide. Nel libro "Come decorare con il découpage" il problema è accennato a pagina 72, nella parte "Come si fa". L'artista Mery Nell, esperta nel sottovetro (vedi pag. 80), ha messo a punto una colla specifica che puoi acquistare via internet.
Come evitare l'effetto pennellata...
Dal sito di Celina:
Come evitare i segni di striature lasciate dal pennello e le piccole imperfezioni o bollicine che si formano durante la fase di verniciatura?
Per evitare i segni di striatura devi innanzitutto verniciare tenendo il pennello in posizione verticale rispetto alla superficie e passarlo in direzioni alternate sempre diverse: prima dall'alto verso il basso (attendi asciugatura), poi al contrario (attendi asciugatura), poi da sinistra verso destra attendi asciugatura) e viceversa, ricomincia poi a verniciare dall'alto verso il basso...
Dopo aver "laccato" il lavoro con una 20a di mani di verncie, inizia la fase di carteggiatura (vedi domanda sopra). Se carteggi le striature e imperfezioni scompaiono e il tuo lavoro risulta uniforme e liscio.
Marezzatura
Da Le guide di Supereva:
Che cos’è la “marezzatura”
Simile alla spugnatura, la marezzatura si ottiene intingendo nel colore, steso in un vassoio, uno straccio di cotone, o anche un panno di lana, opportunamente arrotolato in una specie di tampone, ricco di pieghe.
Per far ciò si usa legare lo straccio con delle fettucce di cotone o di tela.
Con effetto più rigido, alcuni decoratori professionisti usano appallottolare della carta da pacchi o carta patinata che funge così da insolito tampone rinnovabile.
Trovo davvero carino un progetto di Creare con Fantasia (purtroppo il sito è stato chiuso, non so come mai... )
che ripropongo di seguito:
In questo progetto ho voluto abbinare la tecnica della marezzature al decoupage sottovetro con foglia oro.
Ho scelto di utilizzare per la marezzature i colori acrilici anziché i colori per vetro,
in modo da ottenere un effetto delicato e non troppo brillante.
Prima di tutto ho sgrassato il piatto con l'alcol e ho ritagliato i fiori della carta "Il tempo delle donne".
Quindi ho posizionato il ritaglio sul davanti del piatto e lo ho fissato con la colla removibile.
Sul retro ho steso la missione in corrispondenza del bordo del ritaglio,
ho aspettato che asciugasse una mezz'oretta e ho applicato la foglia oro.
A questo punto ho atteso 24 ore in modo che sia la missione sia la foglia oro applicata fossero ben asciutte, quindi ho passato con leggerezza la carta vetrata grana 220 sui bordi della foglia oro applicata,
in modo da renderli il meno uniformi possibile.
Per eliminare i residui di missione ho pulito il piatto con uno straccetto imbevuto di alcol.
Ho pulito sempre con dell'alcol anche il davanti del piatto per eliminare le tracce della colla riposizionabile,
ho preparato la mistura di colla vinilica ed acqua,
ho bagnato bene il ritaglio con una spugnetta umida e lo ho incollato.
Per facilitare la fase di incollaggio e scongiurare la presenza di bolle d'aria tra il vetro ed il ritaglio,
ho immediatamente tamponato la carta con la spugnetta ed ho aspettato che asciugasse.
Ad asciugatura avvenuta mi sono concentrata sul bordo del piatto.
Sempre sul retro, ho steso un velo di missione per foglia oro sul bordo esterno e,
una volta diventata completamente trasparente, vi ho applicato dei residui della povere di foglia oro
con i polpastrelli, insistendo leggermente avanti ed indietro, usando le dita come se fossero dei pennelli.
A questo punto il mio piatto era pronto per essere marezzato.
Ho scelto come colori il bianco ed un delicatissimo lilla che riprendesse il colore dei fiori.
Ho preparato i due colori in due ciotoline e li ho stemperati con un pò d'acqua
fino ad ottenere una consistenza piuttosto fluida.
Ho "pitturato" il retro del piatto utilizzando un pennello piatto,
alternando pennellate bianche a pennellate lilla
senza mai pulire il pennello tra un colore e l'altro e senza preoccuparmi di sovrapporre i due colori.
Terminata questa fase ho immediatamente spruzzato con abbondante alcol il retro del piatto
e vi ho fatto aderire un foglio di pellicola da cucina, che ho quindi leggermente "mosso" con le mani.
Poi ho sollevato con delicatezza la pellicola da cucina e ho lasciato asciugare molto bene i colori.
Terminata la fase di asciugatura ho dato una mano di missione all'acqua su tutto il retro del piatto
(anche in corrispondenza del ritaglio) e, trascorsa un'oretta, ho applicato la foglia oro.
Ho quindi carteggiato molto leggermente il bordo del piatto per eliminare eventuali residui.
Prima di passare alla verniciatura con il flatting gel (due mani),
ho isolato la foglia oro con la gommalacca chiarificata per evitare che si ossidi col tempo.
Craquelé o cracklé
Altra fonte di informazioni utilissime è Kjara, vi consiglio di visitare il suo sito perfettamente strutturato ed organizzato. Ora ha reso disponibile per tutti un manuale in versione pdf su varie tecniche pittoriche e decorative.
Qui riporto il suo capitolo sul craquelé:
Craquelè
- Il "Craquelè" è una tecnica di pittura che permette di creare una ragnatela di sottili crepe su una superficie o un oggetto che gli conferiranno un gradevole aspetto vissuto o antico.
- Craquelè prima maniera o di base: viene utilizzato per preparare le basi da decorare poi a decoupage
- Craquelè seconda maniera o di finitura: viene utilizzato dopo aver decorato a decoupage
Esistono due modi per ottenere l'effetto craquelure, che hanno due risultati diversi, validi a seconda dell'effetto che si vuole ottenere.
Partiamo con il primo.
Craquelè prima maniera o di base
-
Come dicevo, il craquelè di base viene utilizzato per preparare alcune basi da decorare poi a decoupage, quando si vuole creare un oggetto volutamente anticato. Ovviamente nulla vieta di realizzare soltanto l'effetto craquelure e non fare affatto il decoupage: in effetti l'effetto craquelè è già di suo molto gradevole e si presta alla pittura di mobili e cornici indipendentemente che siate o meno delle decoupagiste affezionate.
Questo tipo di craquelè deve essere fatto necessariamente prima della decorazione a decoupage.
Vediamo innanzitutto di cosa abbiamo bisogno, poi vedremo in dettaglio le varie fasi del lavoro.
Occorrente:
- Acrilici di due colori: uno servirà per il colore del fondo e l'altro per il colore delle crepe.
- Medio screpolante: serve per far crepare la superficie dipinta.
- Colla vinavil o turapori: serve nel caso stiate decorando un oggetto di legno per preparare la superficie alla pittura.
- Idropittura: serve per preparare la base prima della pittura acrilica.
- Carta vetrata di grana media: serve per lisciare la superficie da dipingere.
- Pennelli
-
Credo che la maggior parte di queste cose siano già in casa, potete trovare il medium screpolante nei colorifici o nei negozi che vendono prodotti per decoupage tipo i garden center...
Come si fa:
-
Per una buona riuscita è necessario che la superficie sia perfettamente liscia e ben aggrappante per il colore. Pertanto, come al solito dobbiamo preparare la base per il colore. Se stiamo dipingendo un oggetto di legno dobbiamo innanzitutto stendere una mano di turapori o di colla vinavil diluita che ha la stessa funzione. Una volta asciutta stendiamo l'idropittura o il gesso acrilico. Se necessario diamo anche una seconda mano. Una volta asciutto, carteggiamo con la carta vetrata in modo da ottenere una superficie perfettamente liscia.
A questo punto dobbiamo scegliere i colori. In questo esempio realizzerò crepe ocra su colore celeste.
Per prima cosa è necessario stendere il colore che abbiamo scelto per le crepe: quindi stendiamo l'ocra.
Lasciamo asciugare perfettamente, se la superficie non ci sembra uniformemente coperta possiamo anche dare una seconda mano. Quando questo colore è perfettamente asciutto stendiamo con un pennello piatto, pulito e asciutto il medium screpolante.
Tenete presente che il medium ha una consistenza abbastanza gelatinosa e più riuscite a "tirarlo" ovvero stenderlo in uno strato sottile, più le crepe saranno sottili e fitte, più lo stenderete in uno strato spesso, più le crepe saranno grosse e rade.
Leggete le istruzioni sul vostro flacone perché ogni prodotto ed ogni marca ha il suo tempo di asciugatura, comunque mediamente dopo 60 minuti potete stendere il secondo colore, ovvero il colore predominante, nel nostro caso il celeste. Il colore steso sopra il medium si crepa lasciando intravvedere attraverso le crepe il colore sottostante: l'ocra.
Fate attenzione quando stendete il secondo colore: usate un pennello grande e piatto, cercate nei limiti del possibile di non ripassare sullo stesso punto con il pennello, perché altrimenti asportate il medium sottostante e non si formerà più l'effetto crepettato.
Ecco alcune varianti che possiamo fare:
A questo punto, una volta asciutto, è possibile procedere con la decorazione a decoupage esattamente come si faceva nel caso dei fondi dipinti normalmente.
Nel caso invece non vogliate affatto procedere con la decorazione a decoupage, potete stendere una mano di vernice protettiva acrilica lucida o opaca a piacere.
Craquelè seconda maniera o di finitura
-
Il craquelè di finitura viene realizzato dopo aver decorato una superficie a decoupage, quando si vuole dare all'oggetto un aspetto volutamente anticato. E permette di ottenere delle crepe diverse da quelle che si ottengono dalla precedente tecnica, inoltre, mentre le crepe del primo metodo sono sempre sul fondo, ovvero dietro le immagini di decoupage, le crepe di questo secondo metodo sono sempre davanti a tutta la composizione: fondo e immagini in primo piano.
Ovviamente questo tipo di craquelè può essere utilizzato anche per finitura di quadri a cui volete dare un effetto antichizzato. Leggete con attenzione le istruzioni su come si procede, perché si lavora diversamente a seconda che il quadro sia a colori acrilici o ad olio.
Dopo aver terminato il decoupage, ed aver dato diverse mani di vernice secondo la solita tecnica, si procede a stendere la vernice screpolante.
Vediamo la tecnica di base per ottenere il craquelè di finitura.
Metodo tradizionale antichizzato:
-
Occorrente
- Flatting a solvente acqua ragia o vernice invecchiante: è la prima vernice da stendere sull'oggetto da rifinire a craquelèe.
- Vernice Screpolante: è la seconda vernice che si creperà a contatto con la prima, si trova in vendita nei colorifici, ottima quella della maimeri.
- Gomma arabica: è un'alternativa alla vernice screpolante, si trova in vendita in scaglie nei negozi di belle arti e va sciolta nell'acqua fino ad ottenere la consistenza del miele.
- Gomma lacca: è un'altra alternativa alla vernice screpolante, sempre in vendita in scaglie nei negozi di belle arti, e va sciolta nell'alcool.
Come si fa:
Stendete una mano di vernice flatting o vernice invecchiante sulla superfice dell'oggetto decorato a decoupage o del quadro dipinto a colori acrilici.
Lasciate asciugare la vernice ma non troppo, nel senso che deve essere leggermente appiccicosa sotto la pressione delle dita, ma abbastanza asciutta da non lasciarci le impronte digitali o del pennello.
Nel caso invece si tratti di un quadro dipinto con colori ad olio dovete saltare questo passaggio, perché il colore ad olio fa già contrasto con la vernice screpolante che ci sovrapporrete.Stendete ora con il pennello la vernice screpolante o la gomma arabica o la gomma lacca.
Le crepe si formano per l'incopatibilità delle due vernici. Tenete presente che le crepe saranno più grosse e rade se la vernice sotto è ancora piuttosto umida, mentre saranno più sottili e fitte se la vernice sotto è quasi asciutta.
Con il phon asciugate la superficie appena verniciata, in poco tempo, vedrete formarsi le crepe.
Lasciate asciugare completamente la seconda vernice per qualche ora dopo la comparsa delle crepe.
A questo punto diluisci un po' di colore ad olio terra d'ombra naturale con un po' di trementina e aiutandoti con un panno morbido stendilo in modo uniforme sulla superficie screpolata. Il colore rimarrà imprigionato nelle crepe. Togli l'eccesso di colore con un panno di cotone pulito che non lascia pelucchi e lascia asciugare per almeno un giorno.
In alternativa al colore ad olio potete usare il bitume di Giudea o la cera bituminosa (più facile da stendere)Ripassate un'ultima mano di vernice flatting o invecchiante sulla superficie asciutta in modo da renderla lucida ed impermeabile.
Per evitare delusioni provate su oggetti di scarto variando i tempi di asciugatura della prima vernice e lo spessore.
Tenete presente che il risultato dipende anche dal grado di umidità dell'ambiente in cui lavorate, che accelera o rallenta l'asciugatura.Eisistono in vendita nei negozi di belle arti anche dei kit appositi delle due vernici sopraelencate con tanto di foglietto illustrativo per aiutarvi con i tempi di asciugatura, leggete le istruzioni e provate...
Ecco un esempio:
Difetti:
Come potete vedere dall'immagine questo tipo di rifinitura a craquelèe tende ad ingiallire i colori, perché necessariamente avete dovuto stendere ben due mani di vernice flatting a solvente trementina e la vernice screpolante o la gomma arabica o la gomma lacca hanno un colore ambrato.
Non è esattamente un difetto, ma non sempre potreste gradire questo effetto ingiallente.
- Flatting a solvente acqua ragia o vernice invecchiante: è la prima vernice da stendere sull'oggetto da rifinire a craquelèe.
Alternative:
Se non vi piace l'effetto ingiallente del metodo tradizionale antichizzato esistono in commercio anche altri prodotti all'acqua che riescono comunque a creare una superficie screpolata.
Vediamone alcuni:
-
Vernice screpolante all'acqua bicomponente
Si tratta di due prodotti venduti assieme che sostituiscono in pratica la vernice antichizzante a la vernice screpolante.
Si usano alla stessa maniera descritta sopra nel metodo tradizionale antichizzato, leggete attentamente le istruzioni riportate assieme alle boccettine, perchè ogni marca ha i suoi tempi.Ad ogni modo, in linea di massima, con questo tipo di prodotto dovete stendere la seconda vernice in strato molto abbondante se volete crepe rade e più sottile se volete crepe fitte.
Ed ecco quello che potete ottenere (ho provato con quello della "stamperia":
-
Vernice screpolante all'acqua monocomponente
Si tratta di un' unico prodotto che una volta steso si screpola senza bisogno del contrasto con un'altra vernice. Crea una fitta rete di crepe più sottili se l'asciugatura è lenta, più spesse se l'asciugatura è velocizzata ad esempio con un phon o con il calorifero.
Questo tipo di screpolatura assomiglia molto a quello che si crea sulla ceramica vecchia.Ed ecco quello che potete ottenere (ho provato con quello della linea "Easy"):
Il pregio di questo prodotto consiste nel fatto che dovete dare una sola mano di vernice ed una volta annerite le crepe con il colore ad olio o la cera bituminosa, non occorre dare una successiva mano di vernice protettiva.
Il decoupage alternativo di Meghi
Ho fatto spesso riferimento agli utilissimi consigli di Mina / Meghi (che troverete sia nel suo blog che nel suo sito, andate a visitarli, ne vale davvero la pena...) per trovare una piu' economica alternativa ai costosi prodotti specifici per il decoupage: i risultati sono sempre stati eccellenti. Riporto di seguito la sua tabella:
I prodotti per risparmiare
di Mina De Iaco
COLORI ACRILICI= idropittura murale lavabile + boccette di colore concentrato
COLLA = colla vinilica da 1kg diluita a seconda dell'uso
VERNICE FINALE = vernice all'acqua per legno da 1kg
MEDIUM RITARDANTE PER PITTORICO = vernice all'acqua
PATINA CEROSA = cera per mobili neutra + pigmenti dei colori che ci servono
GESSO ACRILICO o PRIMER = cementite all'acqua o a solvente
oppure stucco pronto diluito con acqua
VETRIFICANTE =resina bi-componente o vetrificante per parquet
PASTA SABBIATA = malta adesiva per mattonelle +sabbia/oppure malta per intonaco in polvere(si vende anche in confezioni da chilo)+colla +colore acrilico per colorare la pasta
PASTA STUCCO per finto affresco = stucco pronto + poca colla vinilica che può essere usato sia per il decoupage materico che come pasta neve
BITUME = colore a olio terra d'ombra bruciata + cera neutra
PORPORINE = colore acrilico oro o rame +cera neutra
Colori acrilici
i colori acrilici sono la base del decoupage, molto versatili, di aspetto brillante, cremosi e soprattutto sono a base d’ acqua quindi innocui per la salute.
Ne occorre una grande quantità specialmente quando si decorano mobili o bomboniere.
Da quando ho cominciato a decorare ho sempre usato l’idropittura lavabile per muri la trovo in ferramenta o nei grandi magazzini in
confezione da 1 o da 5 kg, naturalmente quanto più grande è la confezione più alto è il risparmio. Mi procuro anche le boccette di colore concentrato, sono quelle che usano gli imbianchini per colorare la pittura murale nei colori: rosso, giallo, verde, blu, ocra ,marrone.
Riciclo i vasetti di vetro tipo confetture con relativi tappi.
Verso in ogni vasetto del colore bianco e alcune gocce di colorante mescolando di tanto in tanto fino a raggiungere la tonalità desiderata. Chiudo sempre per bene i vasetti per non far seccare il colore, ed ecco una bella scorta di colori acrilici pronti per l'uso dalle tonalità delicate tipo: albicocca, rosa, giallo paglia, panna, avorio, verde cromo, verde salvia, azzurro cielo che vi serviranno maggiormente nella realizzazione dei fondi. Per le sfumature del pittorico vi consiglio di preparare il colore con pochissimo acrilico bianco e alcune gocce di colorante per ottenere tonalità più intense.
Nel caso in cui dovete usare un colore più deciso tipo blu o rosso e ne avete bisogno in grande quantità vi consiglio di acquistare il colore base già pronto nella confezione più adatta alle vostre esigenze: da mezzo chilo in su , Con i colori che vi ho elencato potete formare tutte le sfumature che vi servono, basta un po' di pratica e una tabella per la combinazione.
Suggerimento
Avete sbagliato il colore o la tonalità non è quella giusta? Niente paura,il colore può essere modificato in ogni momento,aggiungendo del bianco se è troppo intenso,o altri colori per modificarlo completamente che vi suggerirò più avanti.
il colore base è sempre un’ acrilico venduto in confezioni da mezzo chilo e oltre adatto a moltissime superfici dal legno al metallo.
combinazioni più usate di colori nel decoupage
i colori primari sono:il rosso il blu e il giallo insieme al bianco
e al nero che combinandosi tra di loro formeranno tutte le
sfumature possibili,non è mio campo insegnarvi la teoria del
colore mi limiterò a farvi conoscere i principali colori più
usati nel decoupage
rosso + bianco = rosa
rosso + giallo = arancio
rosso + blu = viola
giallo + blu = verde
naturalmente aggiungendo maggiore quantità di bianco si otterrà una sfumatura sempre più chiara
C’è un colore poi che aggiunto in piccole quantità negli
altri ci da quelle tonalità che sono indispensabili
nel decoupage:l’ocra
aumentando la quantità di bianco si ottengono le varie gradazioni
Rosso + ocra + bianco = salmone
Verde +ocra +bianco =verde salvia
Bianco + ocra =avorio
Blu + ocra =azzurro cielo
Le mie ricette
Fondo gesso
Per sostituire il fondo gesso si può usare dello stucco
pronto diluito con acqua fino a renderlo spalmabile con
il pennello.
Si può sostituire con la cementite acrilica,mentre la cementite
a solvente è l’ideale su basi metalliche.
Pasta neve casalinga
-stucco forte in polvere (ferramenta o bricos)
-colla vinilica (ferramenta o bricos)
-colore acrilico bianco (pittura per interni acrilica ferramenta o bricos)
-acqua
mescolare in una bacinella un bicchiere di plastica colmo di polvere stucco,un cucchiaio di plastica di colla vinilica e uno di colore acrilico bianco, aggiungere acqua e amalgamare, la pasta non deve diventare troppo morbida e diluita.
Si può conservare in vasetti di vetro chiusi.
Il motivo per cui preferisco usare lo stucco in polvere e non
quello pronto per la pasta neve è semplice:quando la
preparo non lo faccio alla perfezione, anzi,non m’impegno
molto, in questo modo la pasta rimane granulosa e una volta asciutta, da proprio l’aspetto della neve.
Per accentuare l’effetto io tampono la pasta con una spugnetta
Suggerimento
In alternativa potete usare lo stucco pronto rapido per grandi fessure venduto in tubetto in ferramenta
colla per decoupage
la colla nel decoupage è molto importante per realizzare un buon lavoro .Ogni tipo di carta ha bisogno di un tipo di colla diversa ma questo non significa comprarne tanti tipi, quello che serve invece è una diversa diluizione a seconda del tipo di carta e di supporto. La colla vinilica è adatta a questo scopo, di ottima trasparenza e non è nociva.
Consiglio pratico
Quanto più fine e delicata è la carta da incollare tanto più deve essere diluita la colla
Per non sbagliare prendo sempre lo stesso tipo di colla,
il barattolo da 1 chilo per legno che è molto più densa del tipo per carta quindi una volta diluita è sicuramente di maggior resa.
Carta per decoupage: la colla va diluita con il rapporto 5 parti di colla e tre parti di acqua,si può preparare in abbondanza conservandola in un vasetto di vetro.
Carta riso- tovagliolini - carta velo: la colla va diluita al 50% con acqua essendo la carta molto delicata e fragile ha bisogno di una colla molto diluita.
Carta fatta a mano- questo tipo di carta è molto spessa, a volte racchiude tra le fibre fiori e foglie essiccati o altri filamenti, è molto porosa assorbe molto e di conseguenza ha bisogno di una colla molto densa con il rapporto 4 parti di colla e una di acqua, fate anche attenzione se volete incollarla su dei supporti ricurvi non è sempre facile adattarla, solitamente va usata per rivestire le copertine degli album fotografici come base per la decorazione a decoupage.
Patina cerosa
la patina o pasta cerosa è la cera neutra per mobili alla quale è stato aggiunto un colore, è molto facile da fare e si può usare in diversi modi, si possono usare colori acrilici, ad olio e pigmenti colorati, basta stemperare il colorante con un po’ di cera, si conserva benissimo in un contenitore di vetro o un barattolo chiuso.
Pasta cerosa per antichizzare
Per evidenziare le crepe: per evidenziare le crepe nel craquelè mescolate del colore ad olio terra d’ombra bruciata con un po’ di cera neutra e tamponate con una spugnetta
umida per far penetrare bene, dopo qualche minuto strofinate con un panno morbido per togliere l’eccesso.
Naturalmente potete evidenziare le crepe in qualsiasi colore
che vi piace come terra di Siena, oro chiaro e antico, avorio.
La cera serve per far scivolare il colore sulla vernice, così che viene assorbito e trattenuto solo nelle fessure delle crepe
e l’eccesso è facilmente ripulibile.
Consiglio: se avete in casa della crema per calzature marrone usatela per evidenziare il craquelè, è un classico, ma resta sempre un’ ottima alternativa per risparmiare.
Effetto bitume: per “sporcare”un oggetto e dargli una patina
“antica” uso la cera neutra mescolata
al colore ad olio terra d’ombra bruciata,specialmente sul
decoupage materico con la pasta stucco
Pasta cerosa oro e rame: mescolate dell’acrilico oro e rame
con cera neutra per ottenere una pasta che serve per dorare
specialmente nel decoupage materico, naturalmente la pasta cerosa si può fare in tutti i colori
pasta stucco per finto affresco
da premettere che lo stucco pronto può essere utilizzato nel finto affresco già così come si trova in confezione però io
preferisco aggiungere all’impasto un cucchiaino di colla
vinilica non diluita perché rende la pasta più elastica
specialmente se viene usata su tela perché essendo mobile,
potrebbe succedere che lo stucco si stacchi dal supporto.
Si può tranquillamente colorare con colori acrilici tenendo
presente che asciugandosi diventa un po’ più chiaro.
Naturalmente è meglio colorarlo prima solo nel caso in
cui si dovrà usare una tonalità chiara, perché se si
aggiunge troppo colore la pasta stucco diventa morbida e sarà difficile stenderla e modellarla con la spatola.
Pasta sabbiata
La pasta sabbiata si può sostituire con colla per mattonelle
Con l’aggiunta di sabbia fine oppure la comune malta per
intonaco mescolata ad acqua e un cucchiaio di colla per
renderla più elastica.
Anche questa pasta può essere colorata sia prima che dopo
Sia la colla per mattonelle che la malta da intonaco si può
acquistare in piccole confezioni (1 kg.) sia in ferramenta
che nei grandi magazzini